Fu per gioco, o per amore
Euro 18.00
"Queste storie, quelle dei personaggi famosi hanno una forza narrativa per il livello a cui accadono, le luci che accendono, i simboli e gli oggetti che coinvolgono. Una cosa è un furto di Rolex, un’altra quello di pentole. Un conto è un tradimento a Montecarlo prima di un Gran Prix, un’altra ad Allumiere durante la sagra del cinghiale. I meccanismi sono gli stessi, ma non ci sono i materiali preziosi, le fogge, i ricami. Scegliendo le storie e i non lieti fini delle stelle, Schianchi ha svolto un’operazione classica del racconto, nota fin dalla mitologia greca: usare gli dei come metafore di un destino universale che tocca, senza splendore né leggenda, ai più̀ comuni dei mortali". Dalla prefazione di Gabriele Romagnoli
Autore
Andrea Schianchi (1967) è giornalista della Gazzetta dello Sport dal 1990. Per Absolutely Free ha pubblicato i seguenti volumi: Non spegnete quel fuoco; Clamoroso a Wembley; Il comunista che allenò Pelè (Premio Coni per la narrativa 2022); Fuoricampo in alto mare; Eureka Football Club.
Sinossi
Storie di campioni che non si misurano contro avversari da sconfiggere, record da battere o traguardi da superare. Qui i fuoriclasse giocano con l’amore e così consegnano ritratti inediti, dove spesso emergono fragilità e difetti, gioie e amarezze. Di loro conosciamo tutto, ma come vivono quel misterioso sentimento che si chiama amore? I racconti di questo libro vanno dagli amori degli anni Trenta a quelli contemporanei. C’è Fausto Coppi con la sua Dama Bianca nell’Italia del Dopoguerra piena di pregiudizi. C’è la tragica esperienza di Valentino Mazzola che vive il secondo matrimonio solo per due settimane prima che l’aereo del Grande Torino si schianti sulla collina di Superga. C’è la vicenda drammatica di Garrincha che perde la testa per la cantante Elza Soares, e l’avventura glamour dei coniugi Beckham. E tanti altri racconti, dalla turbolenta unione tra John McEnroe e Tatum O’Neil a quella non certo più tranquilla tra Bjorn Borg e Loredana Bertè, fino al destino assurdo che ha separato per sempre Edith Piaf e Marcel Cerdan. Non è un elenco di gossip, ma il tentativo di accendere la luce sulla parte meno nota degli eroi dello sport, che qui sono chiamati a fare i conti con le emozioni più intime.