Autori
Antonio Barillà
Calabrese di Lamezia Terme, è giornalista sportivo di punta de La Stampa. Laureato in giurisprudenza, ha lavorato per Tuttosport e Corriere dello Sport-Stadio. Ha seguito tre Mondiali, un Europeo e quattro finali di Champions League, avendo la fortuna di raccontare la notte magica di Berlino 2006.
Mario Parodi
Torinese, si è laureato in Semiologia con una tesi sul racconto giornalistico. Docente di materie letterarie per quarant’anni. Instancabile operatore culturale. Ha al suo attivo una ventina di pubblicazioni: dal saggio sportivo al jazz, dal romanzo alle sillogi poetiche.
Sinossi
Com’era il Milan dei primordi? Lo ritroviamo negli appunti su Kilpin… Una partenza fulminante, degna di un diavolo di razza. Herbert Kilpin, agli albori del XX secolo, è l’uomo che fonda il Milan, vi gioca con incredibile grinta e lo allena in modo ruspante. Arrivano i primi scudetti, poi un lungo letargo seppure impreziosito da tecnici del calibro di Pozzo, Felsner e Garbutt. Negli anni Cinquanta la squadra raggiunge livelli di gioco esaltanti e vittorie in Italia, in Europa e nel mondo. Grande merito va agli allenatori (saranno sessanta in 121 anni di storia), assoluti protagonisti di questo libro che ne racconta vite e carriere. C’è una caratteristica che unisce molti di loro: prima di sedersi sulla panchina, hanno scritto pagine meravigliose anche da calciatori. Si pensi a Nils Liedholm, Cesare Maldini, Fabio Capello, Carlo Ancelotti, ma anche a Giovanni Trapattoni, Luigi Radice, Hector Puricelli, Gunnar Gren, Clarence Seedorf, Mauro Tassotti, Gennaro Gattuso, Filippo Inzaghi. Nel libro, che racconta la storia nella sua interezza, dagli albori ai nostri giorni con Stefano Pioli alla guida del gruppo, hanno ampio spazio due protagonisti assoluti. L’istrionico Nereo Rocco e il rivoluzionario Arrigo Sacchi.